martedì

ALESSANDRIA E GLI UMILIATI
Riscuote successo la giornata di approfondimento di Italia Nostra



“Gli Umiliati sono stati una parte importantissima dell’Alessandria che va dal 1200 all’arrivo dei Visconti. Non sono soltanto frati o produttori di tessuti, ma soprattutto mediatori tra gli abitanti della città: non dimentichiamo che nel 1189, probabile data del loro arrivo, Alessandria era un’insieme di borghi che non andavano d’accordo tra loro.” Con queste parole Romeo Cavanna, curatore del libro ‘Umiliati in Alessandria’, ben spiega l’interesse di Italia per l’argomento, fulcro della giornata di giovedì 27 maggio scorso Numerosi i partecipanti alla giornata dedicata ai frati alessandrini da Italia Nostra Alessandria, che da sempre schierata a favore del recupero e della valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città, è da tempo impegnata nella ricostruzione del rapporto tra gli Umiliati e Alessandria attraverso lo studio e l’interpretazione delle tracce lasciate sul territorio. Sembra che gli Umiliati siano giunti qui nel 1189, da quella data al breve del 1571, con cui il papa alessandrino Pio V ne sancì l’abolizione, l’Ordine fece di Alessandria uno dei suoi luoghi di insediamento più importanti, contribuendo a fare di quello che era un mero agglomerato di comunità gelose della loro diversa provenienza una vera e propria città. Gli Umiliati, culturalmente vicini alla Regola benedettina dell’ora et labora, contribuirono allo sviluppo socio – economico locale, portando nella città di Gagliaudo la lavorazione dei panni
di lana (i famosi panni umiliati), e dando, in questo modo, slancio alla creazione di un nuovo, dinamico e intraprendente ceto borghese delle arti e dei mestieri che, nel 1228, costituitosi in Societas Populi, prenderà, seppur per breve tempo, il potere in città. La giornata ha avuto inizio con la visita al Tinaio (foto) residuo dei laboratori umiliati recentemente restaurato (come il resto del complesso) dalla ditta Sivim S.r.l, guidata da Maria Fiore Ameri e Francesca Petralia, volontarie dello staff specializzato formato dall’associazione stessa e coordinato dallo storico dott. Emiliano Busselli, l’escursione è poi proseguita con la Chiesa Parrocchiale di San Rocco (ex San Giovanni del Cappuccio), con la
guida d’eccellenza di Monsignor Massimo Marasini, parroco di San Rocco e rettore dell’Accademia di Musica Sacra Antica, che ha mostrato tra le altre cose anche i registri del pregiato organo Lingiardi, del 1854.
Presso il Teatro Parvum di via Mazzini è seguita poi la presentazione
del volumetto Umiliati in Alessandria (foto), curato dal dottor Romeo Cavanna, a presiedere la presentazione, introdotta dalla presidente della sezione, la dottoressa Paola Barisone, è stato Enzio Notti, presidente onorario, che dichiara: “ Gli Umiliati sono stati un importante tassello della storia alessandrina, per questo Italia Nostra da lungo tempo sta lavorando per ricostruirne il rapporto con la città. Ma questa giornata vuole essere solo uno degli appuntamenti con cui l’associazione intende favorire la conosce nza delle peculiarità storiche, artistiche ed architettoniche di Alessandria, per questo continueremo ad organizzare eventi che possano favorire il contatto e la riscoperta della città.” . Il volume Umiliati in Alessandria è disponibile presso la sede della sezione, Palazzo Guasco, via Guasco 49 (tel. 0131 304030 –

4 commenti:

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